Mondine di Claudio Argentiero
Lo spirito dell'AFI si ritrova pienamente nel titolo introduttivo, che racchiude una serie di concetti che ben interpretano la filosofia dell'Archivio, nato principalmente per progettare ricerche e custodire opere altrimenti disseminate e perdute, ma anche con la finalità di divenire luogo di collezione, conservazione, valorizzazione e fruizione di raccolte fotografiche, oggi riconosciute dalla legislazione come "bene culturale".
Il fondo fotografico, composto da immagini provenienti da donazioni, lasciti, acquisizioni e da campagne fotografiche mirate, ha come intento prioritario quello di ricomporre una visione d'insieme della cultura, della storia, della sfera sociale e del paesaggio del nostro paese, riservando uno spazio considerevole anche alle ricerche personali dei singoli autori.
Tra le finalità prevalenti dell'Archivio, vi è quella di offrire visibilità ai giovani fotografi emergenti e ai talenti italiani meno noti, ma di riconosciuta inventiva, da valorizzare attraverso concrete collaborazioni, senza omettere gli autori più conosciuti, creando così una collezione di pregio dedicata alla fotografia contemporanea italiana, oltre che a quella storica, evidentemente più legata al territorio.
Ad oggi, molti i progetti tradotti in realtà, e altri più complessi sono in fase di sviluppo. L'avvio di una collana editoriale, ha consentito all'AFI di proporsi anche al di fuori dei confini nazionali, principalmente ad Arles (Francia), dove nel 2008 ha presentato due esposizioni di immagini degli autori della collezione, e un nuovo libro, in concomitanza con i prestigiosi Rencontres de la Photographie, ottenendo lusinghieri consensi da parte di un pubblico internazionale e dalle autorità cittadine, intervenute al vernissage. Da qui l'avvio di collaborazioni con altre realtà culturali europee, come premessa per attivare proficui scambi di esperienze, alcuni dei quali già operativi.
Commenti 0
Inserisci commento