C'è uno spazio sottile, in bilico fra il sopra e il sotto,dove stiamo.Qui lo "fotografi" e poi nelle ultime opere lo metti al centro,quell'essere in bilico della realtà concreta su cui stiamo, attaccati a fili, ragnatele,finzioni e discorsi fittizi che con eleganza tengono in piedi il quotidiano.Il tonal e il nagual, per dirla con castaneda.Almeno io ci vedo questo.Complimenti
affacciarsi da te alla finestra e guardare fuori con te e la tua grandissima opera fa bene all'anima sei grande vorrei entrare in quella città da sogno mi sentirei libera complimenti sempre più bravo e grazie per questo spettacolo .. la porto via con me ...Tanya
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Gruß, Agnes
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