Lost time
La scultura rappresenta tutto ciò che resta di un orologio bloccato nella pietra e immerso nell'acqua.
La pietra spaccata lascia intravedere un fossile di un oggetto meccanico.
La cassa dell'orologio è riconoscibile anche se frantumata. Le lancette e numeri non esistono più, il tempo non è più.
La pietra intrappola e stringe a se l'orologio, lo tiene fermo, paralizzato, bloccato sul fondo dell'acqua.
L’orologio potrà essere sostituito ma, mai più recuperato.
Il tempo perso, nonostante tutti gli sforzi dell'uomo, non potrà più essere vissuto, è praticamente andato.
Emerge il rimpianto di quello che si è perso per sempre, di quello che non potrà essere mai più ritrovato.
L'uomo fa di tutto per scrollarsi di dosso il senso di disperazione che lo morde all’intestino, rendendo veleno tutto il cibo che egli ingerisce.
L'affanno per recuperare l’irrecuperabile non ha senso, ciononostante l’uomo insegue quotidianamente la vana speranza di riafferrare ciò che poteva essere e non è stato.
L’opera è di piccole dimensioni, l’insieme delle sue parti appare come un lungo racconto carico di storia, che arriva da molto lontano, come un reperto che deve ancora essere scoperto.
Commenti 1
Complimenti ed in bocca al lupo!
Barbara
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