BAMBINO INDACO
Su di essa sono incastonate 11 (undici) lampadine, 8 (otto) delle quali sono accese e 3 (tre) spente.
La successione delle lampadine accese e spente, forma in “codice binario” il numero 2012. L’opera è tesa quindi a rappresentare l’avvento della fatidica data dell’anno 2012, la quale secondo le interpretazioni delle filosofie New Age, porterà ad una elevazione planetaria della coscienza umana, primi fra tutti i bambini nati dopo l'anno 2000, così definiti come Bambini Indaco.
Il letto simbolizza quindi il destarsi dell’Uomo (Bambino Indaco) all’alba di un nuovo giorno che segna il definitivo abbandono di quel complesso di valori e credenze che ha guidato l’umanità fino ad oggi, in favore di una nuova consapevolezza che si traduce in una nuova visione delle cose, contraddistinta dalla semplicità e dal coraggio di oltrepassare tutte quelle sovrastrutture sempre più ridotte a mera apparenza, attraverso l’utilizzo e la creazione di una nuova epistemologia e di un nuovo linguaggio. Un ritorno effettivo alla natura reso possibile con il raggiungimento di una nuova consapevolezza.
Menzione speciale al Premio Internazionale Limen 2012.
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