Il mercante e la mela

Il mercante e la mela

Il mercante e la mela vuole riflettere sulla questione della riproducibilità dell'opera d'arte e sull’importanza di custodire la memoria del soggetto che, tramite la riproduzione, è costantemente riattualizzata.
Si assiste ad un curioso paradosso: si possono creare infinite copie di un'opera, ma ognuna di esse acquisisce una sua autenticità, diviene un'opera nuova.
Ecco dunque la storia del mercante Pietro Mellini che, nel 1474, si fa erigere un busto da Bendetto Maiano, a sempiterna memoria: da un marmo del '400, passando per un gesso dell' '800, fino ad una copia in gesso del 2012 replicata in svariati esemplari, volontariamente rotti e poi restaurati come esercizio di studio. Due di questi esemplari accompagnano una mela in uno scatto fotografico riprodotto quattro volte in una volta sola.
L'opera che già è stata riprodotta viene nuovamente copiata, però con un nuovo mezzo che è quello fotografico.

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Commenti 5

emilia rebuglio
11 anni fa
emilia rebuglio Artista
E' molto interessante!
Gianfranco ferlazzo
11 anni fa
Siamo nell'era della riproducibilità virale,tutto è copia,non c'è più "reale"(Esso si è "perso " nei vari passaggi)rifratto in un labirinto ,specchia solo il suo riflesso fantasmatico...Concettualmente questo lavoro fà scivolare la presa sul linguaggio:ribalta i registri semiotici, gioca fra il reale e suo simulacro,fra referente e copia ...Complimenti!
Gianpaolo Marchesi
11 anni fa
Bellissima!
Corrado Lippi
11 anni fa
Corrado Lippi Artista
Un'idea nuova, proposta da una conoscenza profonda e da un'intelligenza artistica affascinante.
Tanya Bartolini
11 anni fa
un grandissimo in bocca al lupo !!!! complimenti Tanya

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