DUBAI

DUBAI

L’utopica prospettiva di una città globale uniforme mostra tutta la sua fragilità progettuale. La città non può essere esportata come modello disconnesso della tradizione. Il modello della città globale corrisponde ad una ideologia del dominio del globo, il logo e il dispositivo del potere. Nelle Visioni di Trusso la combinazione di materiali, volumi e colori che si destreggiano fra il vegetale, il residuo chimico-polimerico e i metalli, è l’effetto di un gioco nel quale si mostra l’essenza della città globale che ha perso specificità culturale.
L’intervento dell’artista consiste nel sovvertire il canone della progettazione laddove separa l’architettura-paesaggio dalla natura in quanto tale per fornire nuovi elementi di una città inedita: tetti di spugna, alberi di metallo, grattacieli di poliuretano.
E’ la costruzione di un habitat avveniristico metropolitano,un mondo onirico che restituisce il silenzio e l’armonia dove gli oggetti assurgono a simboli di un microcosmo d’invenzione. Dal ricordo istantaneo si passa alla presenza che è un qui ed ora, ma che ad un tempo conduce in un altrove; si costruisce una Scatola lirico-simbolica trasfigurata e restituita al sogno.
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