Tra donne e fumo
Disinteressato all'intralcio che gli provocava la mia presenza ,continuava nel suo lavoro. Rastrellava gli arbusti da bruciare "toccandoli" con il suo arnese in modo deciso,ma allo stesso tempo delicato, per non rovinare l'erba viva nascosta sotto di essi.
Parlava di donne e di tempi andati.
Il vento gli soffiò addosso il fumo,provocato dall'erbaccia in fiamme: come se il fuoco fosse geloso dell'attenzione che mi riservava.
Tutto d'un tratto lo persi nel bianco fitto, ma riuscivo a vederne i movimenti seguendo la sua voce.
Me lo ritrovai davanti scorgendo il suo bastone alto due volte lui e il suo cappello di paglia.
Riuscì a intravedere la sua espressione sofferente.
E l’immagine del Signor Paolo, immerso nel bianco del fumo, venne da sola.
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