la zucca la pera la brocca

la zucca la pera la brocca



NATURA MORTA ZUCCA PERA BROCCA 2012 ACRILICO 70X70
ESPOSTO A MONREALE in occasione del premio dei Normanni, è il primo approdo di un mio quadro in una galleria o museo civico di arte, primo passo verso la musealizzazione meta ambita e cara, il soggetto è ripreso da un disegno eseguito per la realizzazione di un affresco nel corso propedeutico del maestro affreschista andrea sala , il grande lavoro di chiaro scuro realizzato nel disegno diventa il trampolino per una audace e ragionata sperimentazione descrittiva del reale secondo i dettami della mia ricerca pittorica, che in sintesi consiste nel descrivere poeticamente ed emotivamente, ma anche con rigore, il rapporto tra oggettivazione e soggettivazione del oggetto reale osservato e mondo interiore del soggetto che oggettiva e soggettiva, scandagliando così il rapporto tra universale e particolare mi interrogo su ciò che filosoficamente rappresenta il confine tra reale e universale e soggettivamente particolare.
nel quadro accolgo e rielaboro la lezione cubista, introietto nella mia sperimentazione la dimensione temporale delle emozioni nel processo di oggettivazione e soggettivazione, la pluriedricità cubista dei punti di vista e delle prospettive è rielaborata attraverso la dinamicità temporale delle emozioni sfaccettate nel dinamismo soggettivante e oggettivante, colta tra assoluti emozionali e transizionali , l'immagine rappresenta la realtà elaborata in una dimensione psicologica ritratta dal fondo dove la medesima realtà si componga di emozioni dinamiche che siano alla base della oggettivazione e della intrinseca soggettivazione, attraverso un procedere delle emozioni da transizionali ad assoluti attraverso la rielaborazione interiore .
oggetivazione descrittiva e soggettivazione emotiva si integrano in un percorso interiore dell'osservatore che porta alla affermazione di come la vera realtà oggettiva sia lo sviluppo oggettivo del soggettivismo in cui l'esperienza personale si riconnetta ad archetipi del vero introiettati nel mondo interiore.
quindi il soggettivismo è in base a topoi esperienziali e soggettivi il vero oggettivante e limite stesso dell'oggettivazione, e al tempo medesimo salute dell'individuo, mentre nella mia teoria l'oggettivazione priva di soggettivazione sia mera ossessione e privazione di emozione.
nella soggettivazione la salute del corpo e della mente è l’intrinseco sentimento di relativismo percettivo e di soggettivismo esperienziale che non implica una percezione assoluta della realtà ma importantissimo è vissuto come esperienza soggettiva del reale e quindi possibile di fraintendimenti, l'oggettivazione invece ha le categorie della percezione scientifica del vero, oggettiva appunto, nella mia teoria quindi una cattiva percezione soggettiva porta al dubbio della verità e dell'intendimento e può essere sempre sublimata in una bella emozione, una cattiva percezione oggettiva ha il gusto dell'assoluta certezza di cattivi intendimenti e va ricondotta alla buona percezione soggettiva.
Nella sfortuna grazie ad una bella soggettivazione puoi essere sempre felice, nell'oggettivazione no!

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