Il tragitto che ho percorso
il tempo che scorre, illustrano
una vita che prosegue, ma anche
un’ossessione quotidiana. Le pagine
svelano un’intimità segnata con linee
dettate da vibrazioni meccaniche.
Una scrittura automatica descrive momenti
precisi impressi su carta che si
fanno portatori di movimento, continuità,
ripetizione. Percorsi giornalieri
realizzati attraverso l’ascolto attento
di uno spostamento si stagliano nero
su bianco, sono linee sottili e tremanti.
Come un diario questi segni riportano
il ricordo di un’esperienza vissuta
ed allo stesso tempo sono la cura per
un’ossessione continua.
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