Chi è Vincent? Vincent Teriaca è un ragazzo 45 enne che, nato e vissuto a New York fino ai vent’anni, è tornato in Italia e da parecchio si occupa di fotografia. Il suo amore per questa forma di arte inizia ancora adolescente e si perfeziona attraverso corsi di approfondimento seguiti in Italia e negli Stati Uniti per impadronirsi della tecnica e proseguire in un continuo affinamento per identificare uno stile personale i cui risultati sono ormai conosciuti tramite la partecipazione a mostre e premi in buona parte di Italia. La sua non è una fotografia normale è una continua ricerca della forma e della luce nella quale si alternano sensazioni e stati d’animo in un vorticoso cammino verso una meta agognata e sconosciuta cui l’artista tende senza mai raggiungere. Il travaglio interno tra la ricerca della soddisfazione raggiunta dopo un lungo e tormentato percorso ed il subitaneo rimettersi in gioco per la ricerca di un nuovo, difficoltoso ed indefinito obiettivo sembrano le componenti sostanziali del suo lavoro. In questa personale egli ha elaborato un tema affascinante e miracoloso come la nascita, la fonte della vita, percepita in divenire con gli occhi del neonato, il quale mano a mano cresce e l’artista ne fissa alcuni momenti fondamentali. Momenti focalizzati non da osservatore esterno, ma, originalmente, e qui sta la genialità di Vincent, immaginando il mondo con gli occhi del protagonista, del bimbo che inizia il suo cammino di essere umano. L’introspezione è tale, che il risultato va da una prima immagine in cui solo una luce irrompe ad illuminare l’alba della vita del piccolo, per poi passare alle prime apparizioni sfocate che mano a mano si consolidano ed acquistano nitidezza sempre più limpida e, dopo alcuni mesi, raggiungono la perfezione della forma e del colore. E così, come in un racconto, alla fine di questo breve viaggio quel piccolo essere che si trova catapultato in un mondo che non riesce neppure a vedere correttamente, comincia a rendersi conto di dove si trova e, birba di un Vincent, si scopre che queste sensazioni, queste emozioni da lui fatteci pervenire sono perché quel bimbo appena arrivato è proprio lui! Vuoi dire che ci son voluti 40 anni prima di farsele venire fuori da dentro? A lui sono riaffiorate e con un mix di maestria ed ingenuità ce le presenta per emozionare noi che altrimenti, forse, non le avremmo mai fatte salire dal nostro intimo, troppo impegnati a dimenticare le cose fondamentali, semplici e meravigliose per una vita talvolta sciatta e superficiale che erroneamente crediamo di vivere appieno. Sergio Lampo
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