Infatti, basti pensare alle più antiche divinità femminili (le vere creatrici dell'universo), che spesso, androgine, possedevano il fallus (Artemis Efesia, Medusa, Lamia, nonché Lilith) e pure erano divoratrici. Poi le immagini sono come mandala, che mi perseguitano da anni e anni (ogni artista è ossessivo) e devo ripeterle continuamente, come a renderle reali ed esorcizzarle, poiché sicuramente la mia "anima" femminile è molto potente, e cerca la sua partner (perciò son sempre scene fra donne...)
...Concordo Enrico . E leggendo le tue parole mi è tutto più chiara la deriva inconscio/ pulsionale che pervade il tuo lavoro: ed è anche,secondo me,una ricerca (Voluta o no) sul concetto di censura... Avevo percepito un che di archetipo nella struttura narrativa dei lavori,una sorta di immaginario che veniva da lontano,antico e mitico,un imprinting sigillato nella storia...
Come ho scritto sul sito di settemuse.it nella mia pagina (in fondo) sul Principio Femminile: http://www.settemuse.it/costume/costume_simboli_del_femminile.htm che presto pubblicherò anche qui. E' una disamina che parte da Jung e da Kereniy (psicanalisi e mitologia) per dimostrare che le mie pulsioni sono motivate dall'esistenza di un concetto antico e profondo.
Sì, Gianfranco, mi piace molto Balthus ed in gioventù mi ispirò Giger, divenuto poi famoso come inventore di Alien, Paul Delvaux da cui forse ho preso il "vizio" di mettere titolo e firma sul fronte dell'opera, poi G. Moreau, per le sue opere mitologiche, e i simbolisti... Tutto il resto è mio. Vedi, ho deciso di non censurarmi più, e di esternare ciò che erompe dall'inconscio, ammaliato dall'"ambiguità" del femminile, capace di odiare ed amare contemporaneamente, quel misto di attrazione-invidia di alcune donne per le proprie simili. L'intrigante confronto fra le donne.
...Tutto il tuo lavoro è intriso di una perturbante,inquieta,immaginifica sostanza ,di enigmatica derivazione:un mondo seducentemente parallelo, un mix di eros onirico e irriducibile visionarietà che letterariamente mi riconduce a Sade o a certi romanzi (o film) di Alain Robbe Grillet o(per assonanza di linee tematiche) alla pittura di Balthus,alla componente decisamente pertubante che c'è nel suo lavoro...E' tutto così trasversalmente inquietante e potente che si può leggere a più livelli di lettura...Complimenti!
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