CARNIVAL PARTY SHOW
paura irrazionale dei clown e,
per estensione,
di ogni genere di maschera
dal trucco pesante.
Se prendiamo spunto dall’estensione di questa fobia e indaghiamo sull’etimologia del termine MASCHERA troviamo ipotesi suggestive ed interessanti nel loro insieme.
Una prima ipotesi sostiene che MASCHERA derivi dal termine MASCA, usato in tempo preindoeuropeo per indicare un fantasma nero. Negli scritti latini tardo medievali troviamo lo stesso termine (masca) in riferimento alla “strega”. Analogia che ritroviamo anche nell’antico provenzale in quanto MASC stava ad indicare la figura dello stregone.
Una seconda ipotesi, totalmente differente dalla prima, ricongiunge la locuzione araba MASCHARA (o MASCHARAT) al termine MASCHERA, in questo caso assume un significato di buffonata o burla.
E’ singolare avere due ipotesi tanto differenti per lo stesso termine, che prodocuno due significati diametralmente opposti.
Il primo relativo all’anima cattiva, ai fantasmi, alle streghe, al mascherarsi per dialogare con gli spiriti maligni, il secondo con un aspetto decisamente più goliardico e festoso, con riferimenti alla burla e allo scherzo.
Durante il carnevale ci si maschera per gioco, per divertimento, ma per molte persone questo può essere sinonimo di paura.
Le immagini sono state studiate prendendo spunto dalle principali maschere di carnevale della tradizione italiana, legando la parola MASCHERA alla prima ipotesi, che s’identifica in un timore legato all‘ancestrale paura dell’ignoto e delle figure spaventose dei fantasmi e delle streghe.
Le maschere rendono volutamente le persone irriconoscibili, arrivando a deformare il volto umano, il quale perde le rassicuranti caratteristiche familiari. Per questo motivo possono essere fonte di terrore.
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