L’inaspettata luce è l’istante in cui qualcosa attira il tuo sguardo, ti stupisce e oscura il resto. Un istante in cui sembri comprendere qualcosa di importante e vero di ciò che stai osservando. Un’espressione ti racconta uno stato d’animo e ti immagini una vita. Scavi, penetri all’interno del bagliore della luna su un mare solcato da una nave e sai, senti che in quel momento, c’è qualcuno che s’innamora. Ti senti quasi uno scienziato dei sentimenti. Ma in fondo, se fai attenzione e rifletti bene, nella luce trovi solo ed esclusivamente il bianco più pulito. Senza storia e senza finale. La realtà è pensata. Immaginata da te senza riscontri oggettivi. Ognuno, ogni cosa ha la sua strada. Noi possiamo solo concepirne un tratto, una sosta, un momento a cui assegnamo un valore idealmente intrinseco ma fondamentalmente soggettivo. Ogni percorso altrui, ogni prospettiva che ci sembra scorgere non è che uno spiraglio di luce. Come un sole all’alba, un incrocio di linee che ci indica una direzione un sipario che scorre lentamente e illumina poco alla volta la scena della nostra vita e non quella del mondo al di fuori di noi stessi. E così nelle “immagini” scattate c’è solo il mio immaginato e non importa più se collima con il reale. Quello che importa è che più “guardi” più sei “illuminato”.
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celeste,
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