Video intervista THE OPEN SPACE PORTRAIT a SILVIA GIAMBRONE

Video, Emozione, Figura umana, Documentario
La serie di video-interviste The open space portrait http://cargocollective.com/theopenspaceportrait vuole raccontare il vissuto culturale, la storia e il percorso formativo dei suoi protagonisti.

Partendo da un luogo proprio di affezione o rappresentanza, l'artista si racconta attraverso un flusso di coscienza, spogliando il suo personaggio dal meccanismo di dipendenza che sussiste con l’immagine filtrata dall’opera.L'incoscienza dell’incontro con la macchina da presa, muta in un conflitto tra desiderio e difesa, tra licenza e divieto.

Nell'intero progetto l’umore spaziale di Fontana trova nello scambio e confronto con l’artista, l’importanza di un nuovo modo di concepire il luogo.

Attenzione particolare viene data al processo di ricerca veicolato da un percorso laboratoriale tra l'artista, il curatore e il regista; veri e propri symposia volti alla documentazione e alla conoscenza più profonda dell autore.

Silvia Giambrone (Agrigento 1981) vive e lavora a Roma. Dal 2007 lavora con video, installazioni, scultura e suono. La sua ricerca guarda il mondo e trova espressione attraverso il proprio corpo. Laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, è tra i fondatori di 26cc Artist Space di Roma. Nel 2008 viene invitata ad “Eurasia. Dissolvenze geografiche dell’arte” al MART di Rovereto. Nel 2009, con il video Eredità presenzia in diversi e prestigiosi eventi di video arte in Europa tra i quali il “Festival Miden” di Kalamata (Grecia) e il “Cross Talk Video Art Festival” di Budapest. Nello stesso anno viene selezionata dalla Fondazione Ratti per il Corso Superiore di Arti Visive. Vince il premio Epson nel 2009 con il video Translation. Sempre nel 2009 partecipa al progetto “Pandora’s Boxes” al Museo Centro de Cultura Contemporanea di Barcellona. Nel 2010 viene selezionata alla “Biennale dei giovani artisti di Mosca”. Nel 2011 realizza la doppia personale Poetica della relazione con Liliana Moro alla Galleria Paolo Maria Deanesi di Rovereto. Nello stesso anno è invitata dal NCCA di Mosca al V International Art Symposium “Alanica 2011” di Vladikavkaz (Alania) e al Museo Palazzo Riso di Palermo. Nel 2012 viene invitata alla mostra “Flyers, Ocena Bienal de la Habana” (Cuba) e alla mostra “Re-generation” al Macro Mattatoio di Roma dove realizza la performance Teatro Anatomico. Conclude l’anno con la mostra personale L’impero libero degli schiavi a Palazzo Verrone (Bari).
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