I tarocchi come ogni altro strumento divinatorio, sono principalmente un testo in cui è racchiusa la totalità dell’universo, la vita e il suo significato. Ricchi di simboli eterogenei, mix di cultura pagana e cristiana, colta e popolare, cultura ebraica, egiziana ed europea – si arriva anche ad ipotizzare antichi legami con I Ching cinesi – hanno un’universalità semantica che li rende un interessante strumento di riflessione e creatività. I 22 arcani maggiori, nello specifico, rappresentano il percorso dell’esistenza dell’uomo, ogni carta è il passo che deve percorrere per arrivare all’auto-realizzazione o illuminazione spirituale. All’interno degli arcani sono racchiusi tutti i nostri sogni e archetipi. Facendo una serie di autoritratti, in cui io stessa divento simbolo di volta in volta del singolo arcano, ho voluto provare a percorrere creativamente quel cammino, re-interpretando e attualizzando l’iconografia classica, e facendo al tempo stesso un lavoro d’introspezione. Il risultato è una serie di me stesse insospettabili, normalmente nascoste ma non per questo meno vere, che in maniera, più spesso ironica, che drammatica, emergono stimolate dalla suggestione dell’arcano.
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celeste,
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Lino
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