WAY OUT

Tecnologie vanitose catturano immagini senza raccontare. Il momento giusto, il passaggio da una condizione all'altra. Overdose che disabitua alla selezione.
Tutto si sovrappone immediatamente a qualcos'altro, senza imprimersi.

La distanza che separa un attimo dall'altro è sempre un momento interiore. Introspezione. Un tempo ed uno spazio da riempire, da percorrere attraverso “non luoghi”. Oniriche transizioni.

L’occhio rivelando il suo artificio, diviene sguardo. Consapevole. Esiste una via d’uscita.