Una figura appassita che cerca di sedurre attraverso una consapevolezza estetica nella quale diventa protagonista un'illusione. Compiacere e compiacere in uno stato di totale impresa ma con una delicata ingenuità intima e fanciullezza.
Molto bella, Suada. Una figura che riunisce un intero repertorio di termini in opposizione nella dialettica percettiva della presenza fisica: tenera e patetica, timidamente orgogliosa ma intimamente incerta, fragile anche se scolpita nel legno come il tronco di una vite (il suo corpo ricorda le contorsioni dei santi nudi dipinti nel '400 dal veneziano Vivarini o dal Crivelli), ingenua, come dici, eppure consapevole della propria corruzione.
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max
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