Cent anni di solitudine, ciao Gabriel
Barack Obama piange ''uno dei più grandi scrittori visionari'' di sempre. Vladimir Putin rende omaggio a ''un grande amico della Russia''. Shimon Peres ne ricorda ''il vivo interesse per la pace fra Israele e Palestina''. E poi Raul Castro, Maduro, i rivoluzionari delle Farc, Gilberto Gil, Isabel Allende, Eduardo Galeano e tanti altri. Lo ricordano capi di stato, scrittori, personalità, è davvero trasversale l'omaggio del mondo a Gabriel Garcia Marquez, lo scrittore premio Nobel colombiano scomparso ieri. Barack Obama ricorda quando lo incontrò: ''Una volta ho avuto il privilegio di incontrarlo in Messico, dove mi ha regalato una copia di Cent'anni di solitudine con dedica, un volume che oggi accarezzo con affetto''. Il presidente Usa lo definisce ''Fiero colombiano, rappresentante e voce del popolo delle Americhe, maestro del genere del 'realismo magico''. Dall'altro capo del mondo Vladimir Putin ricorda come un ''grande amico della Russia, scrittore e pensatore, fedele a umanesimo e giustizia. Marquez visitò l'Urss già negli anni '50 e i suoi libri furono tradotti in russo e pubblicati nel Paese fin dall'epoca sovietica. ''Ho avuto il privilegio di incontrarlo in Colombia - dice Peres. - Lui mostrò vivo interesse per la pace fra noi e i palestinesi. La attendeva con ansia e mi disse: 'Finché non ci sarà la pace nella vostra terra il mio cuore sarà spezzato. Prego che questo mio sogno si realizzi'. Il mondo - aggiunge Peres - avvertirà la mancanza di un grande sognatore che ha saputo raccontare in modo così bello le verità della vita, ai bambini e anche a noi adulti''
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Lino
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