Specchio analitico, Oltre il sipario
Un lavoro creativo e di scambio dettato dalla dimensione che tramite l'empatia, questi due individui riescono a dar vita.
Si rifletteva su tematiche personali ed ecco apparirne chiara l'immagine nella mia mente.
Il distacco del sè da alcune parti del sè che esso stesso non riesce a tollerare e dalle quali prende le distanze, vengono in questo caso rappresentate dai due cani che sebbene legati e controllati dalla figura sono estensione del sè stesso e riescono a sopravvivere solo prendendone le distanze e vivendo nell'ombra.
I due cani rappresentano la rabbia (come prodotto finale di emozioni che vengono censurate e non sentite in quanto non tollerabili alla coscenza.Esse tramutano direttamente in rabbia senza passare per ogni tappa emozionale ) , che per essere controllata e non esplodere in tutta la sua distruttività, viene tenuta in qualche maniera a distanza e soppressa specie per quanto riguarda le emozioni che la producono.
Dal punto di vista figurativo esso prende vita con i soggeti rappresentati.
I cani con la loro postura di allerta hanno il compito di proteggere la persona da ogni attacco in quanto essa ( la parte umana) non è più in grado di farlo da sola e fortemente stanca affida a loro l'arduo compito.
Da un punto di vista puramente artistico, questo quadro rappresenta un punto di svolta e di cambiamento nel modo di dipingere stesso.
Il sipario dietro la figura cala, lasciando intravedere un nuovo modo di utilizzare il colore che è stato fondamentale per la produzione artistica che ne è seguita e dunque un punto di svolta.
Lo stesso sipario che cala lascia intravedere i primi colori tenui , come i sentimenti che si vorrebbe tornare a provare, come le difese che vorrebbero cadere lasciando finalmente spazio alla persona che si è diventati, lasciandosi le catene del passato alle spalle e cominciando finalmente a vivere.
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