HearTree - serie #1
Su lacerti di visione ai raggi X dell’interno del cuore di mio padre ho meccanicamente sovrimpresso rami, tronchi e corpi scheletrici, ma vigorosi, di decine di alberi invernali con cui ormai da anni romanticamente mi identifico, almeno da quando abito a Bologna. Alberi rinchiusi in parchi metafisici, sovraffollati di neve e ghiaccio, rinchiusi tra le pareti alte e insolenti di condomini anni ’60. E così, come intrappolato dalla sua stessa gabbia toracica, posso scrutare il cuore di mio padre che ormai non c’è più: un cuore che mostro orgoglioso, un organo pulsante di cui mi rimane - trasferito su pellicola radiografica 35 mm ritrovata miracolosamente in un cassetto - una vivida e ancora pulsante emodinamica ospedaliera.
Stampe ai sali d'argento. @ Fotografia Europea 2014 @ Camera Bianca, Albergo S.Pietro, via Montegrappa 5, Reggio Emilia (fino a 29 Giugno 2014)
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