Maneggiare con cura (Contiene cervelli in fuga)
La chiamano fuga di cervelli o cervelli in fuga, si tratta di un vero e proprio esodo come quello che avevano vissuto i nostri nonni e con la differenza che questi ultimi portavano all’estero manodopera gli ultimi portano nuove idee, ricerca studio e tecnologia.
Stiamo parlando della massa di laureati che ogni anno abbandona l’Italia per cercare fortuna altrove.
Le statistiche svolte su studi specifici in materia, parlano di oltre cinquemila laureati che, quasi immediatamente o dopo il conseguimento della laurea, lasciano l’Italia alla ricerca di una professione in linea con i loro studi.
Molti partono con una meta precisa e con un contratto già firmato in tasca, magari anche con il sostegno dei docenti universitari, avviliti nel vedere che le menti più brillanti e cioè il nostro futuro più brillante in Italia sono costretti a svolgere mansioni che con la loro laurea non hanno nulla a che fare.
Economicamente e professionalmente, un vero spreco di risorse umane che ogni anno costa allo Stato 170 milioni di euro, soldi che non fruttano e che andranno ad arricchire i paesi che li ospitano.
Con la possibilità di fare carriera e di un buono stipendio.
L’Italia si piazza secondo tra i primi dieci paesi europei che cercano lavoro fuori dalla propria nazione
I curriculum sono visionati e presi in seria considerazione cosa che non avviene in Italia dalle aziende tedesche, norvegesi, spagnole, olandesi, inglesi così come la Cina e il Giappone
La cassa d’oro con un cervello ben evidente su di essa, metaforicamente simboleggia il nostro bene più prezioso i nostri giovani laureati, il nostro futuro, omaggiato a costo zero dall’ Italia a chi in un futuro prossimo ci fornirà le sue nuove tecnologie e che in parte saranno per certi aspetti anche nostre.
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