Piccolo compendio di animali perduti

Piccolo compendio di animali perduti

Pittura, Natura, Animale, Tecnica mista, 70x70cm
Questa bestia non è più.
Estinta.
Scomparsa, finita, cacciata, mangiata.
Perduta per sempre.
Animali cancellati dal mondo.
Un inventario di occhi.
Un atlante di strane creature destinate all’oblio.
Una memoria in pezzi.

Tutto nasce da una riflessione sul corpo animale e dal ricordo malinconico e sbadito della nostra stessa animalità. L’uomo ha perso l’istinto, negato il contatto con la terra. Ci siamo dimenticati del punto di origine. La società contemporanea si disinteressa di tutto ciò che non serve nell’immediato, così, emargina e distrugge tutto il resto.
I disegni si compongono come una sorta di diario visivo dell’estinzione, dell’altro, del diverso, dove l’animale ci riporta a uno sguardo primitivo, al pensiero primigenio dell’animale umano che eravamo.
Mezzibusti incorniciati e disposti come “piccoli ritratti di famiglia” vogliono raccontare una diversità che rischia di cadere nell’oblio.
L’approccio enciclopedico non è altro che la base di partenza per la costruzione di un immagine tutt’altro che scientifica, molto più vicina al ricordo nostalgico di un “caro estinto”.
Un compendio di animali perduti, ritratti di una famiglia dimenticata.
È un bestiario nostalgico, un atlante della memoria che tenta di attivare conoscenza e consapevolezza attraverso le corde dell’empatia.

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