Progetto Instagram al.to.

Progetto Instagram al.to.

Progetto Instagram al.to.

Il mondo reale racchiuso nell’obiettivo di uno smartphone, inquadrato secondo nuove visioni. Il passaggio anomalo, nel caso di al.to. dal pixel al colore acrilico, secondo un dualismo che ricalca il tramite di una tecnologia altamente democratica e popolare che può, invece, farsi veicolo per l’arte. Una triangolazione che investe tre attori: l’immagine reale e casuale del mondo, lo scatto per Instagram di una iger, che diventa causale, ispirando al.to. e la ripresa in chiave pittorica e personale dell’artista. Una banale quanto geniale app attraverso cui molti fruitori si sono scoperti fotografi per caso, in grado di condividere i propri scatti ad una impressionante velocità, si trasforma in un ossimoro storico per al.to., il quale, in maniera del tutto contraria, attua una trasformazione dal fotografato, già nuova e diversa visione del reale, alla resa pittorica, lenta e veicolata da una ulteriore concezione personale. Resta l’istinto ma anche l’intenzione di indagare il rapporto tra le nuove tecnologie e l’arte, ma in un paradosso anacronistico, in cui risiede l’originalità di al.to. Se il legame tra arte e fotografia, storicamente, si muoveva dalla tela alla lastra e poi alla pellicola, agendo ora attraverso i pixel, esso è ora mutato dall’artista, in un passaggio contrario, dal pixel alla tela, in cui a quella che viene informaticamente definita, nel primo caso, una perdita di informazioni, si attua una acquisizione di diverse informazioni, non più tecniche, quanto emozionali.

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