LIBRO BIANCO
Da quel momento porto avanti un approccio già per forza di cose installativo, tuttavia occupare uno spazio con una forma pressoché aleatoria non è più una soluzione efficace.
La ricerca della forma è finita e annullata.
È morta in mille se e in altrettanti ma.
È rimasta l'intenzione sagomata e reinterpretata da decisioni molto spesso di sottrazione che, nonostante tutto, portano alla luce l'atto del fare almeno qualcosa per essere, qualcosa…
Libro bianco è la negazione completa dell'atto del fare artistico, è la reinterpretazione compulsiva dell'atto signico, è codice che presuntuoso vuole essere segno incastonato in quello che si vorrebbe e/o potrebbe fare... troppe variabili.
E allora si elimina tutto!
L'ho scolpita tramite software ed eseguita tramite software, tutto è passato attraverso il codice, l'opera stessa è permeata di codice!!!
Per ciò, confondendo un atto performativo con un atto meccanico, una macchina mi ha dettato le coordinate che un'altra macchina ha eseguito.
E io, piccolo essere, concentrato per non perdere nessun passaggio, trascrivo tutto da operoso scriba e il libro prima bianco si riempie di numeri insignificanti, incomprensibili, ineluttabili...
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