A.P.# 9
L’opera fa parte di una serie definita “Astrattismo Primitivo” (A.P.) quasi a voler confessare che l’autentico obiettivo, al di là di ogni apparenza, è di porre tra parentesi il fattore logico, per giungere ad un livello di coscienza-conoscenza di sé più profondo, che possa scatenarsi con un gesto atavico. E in questo processo anche la gamma cromatica e i materiali utilizzati sono una manifestazione esteriore dell’intima essenza dell’artista.
Queste opere possono essere lette, citando Pascal, secondo la categoria dello “spirito di finezza”, trovandovi manifestata con compiutezza quella sensibilità, intuitività e attitudine a cogliere la misteriosa contraddittorietà dell’esistenza che il filosofo attribuiva a tale organo o senso, considerabile come appannaggio di un atteggiamento tipicamente “umanistico”. (P. Bolpagni)
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