Il lupo della steppa

Il lupo della steppa

Pittura, Spiritualità, Ritratto, Olio, 130x70x4cm
Nel quadro descrivo uno stato spirituale, ispirandomi al "lupo della steppa" (Der Steppenwolf, 1927), romanzo dello scrittore svizzero-tedesco Hermann Hesse. Lo scrittore combina elementi autobiografici a fantastici e psicoanalitici (era il periodo in cui Hesse frequentava con assiduità le sedute terapeutiche del dottor J.B.Lang, un allievo di Carl Gustav Jung[1]); riflette il momento di profonda crisi spirituale vissuto dall'autore negli anni '20: rappresenta al contempo un atto d'accusa alla borghesia dominante la società, vista da Hesse come una struttura ipocrita, chiusa e limitante la libertà dello spirito.
Harry il protagonista sperimenta se stesso come "lupo della steppa", un essere costituito da una doppia natura: a) umana, come cittadino che ha studiato, è entrato nel mondo lavorativo ed ha accumulato soldi in banca, che veste abiti civili, che ha desideri 'normali' e che vive di compromessi; b) da lupo, in quanto scettico, solitario, antisociale e fortemente critico della cosiddetta cultura borghese, estraneo alla politica ma intimamente rivoluzionario. Il suo è il contrasto tra spirito e istinto; Harry scopre che l'intera esistenza è un connubio impossibile da conciliare di questi due estremi.

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Commenti 2

Giulio  Benatti
10 anni fa
nel riguardare tutte le opere del premio questa rimane quella tra le più interessanti!
Giulio  Benatti
10 anni fa
molto, molto interessante quest'opera...
che la vedrei meglio come Steppenwof...suona più autentico!la leggerezza/pesantezza della carne, del corpo aumano anima/corpo!

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