Cielo sereno
L'opera è parte di una serie chiamata "Atlante delle nuvole": un indagine concettuale sull'idea di "nuvola"(entità senza uno spazio definito ne un tempo, figlie di moti d'aria verticali sempre mutevoli, descritte da raggi di luce che le raggiungono sempre in modo diverso che le dipingono mai uguali a se stesse) e sulle possibili soluzioni per descriverle con il linguaggio dell'arte.
La serie è composta da opere intitolate con i nomi scientifici delle nuvole, ogni opera ha infinite soluzioni installative proprio come le nuvole nel cielo. Lo scopo di questa operazione è indagare sul rapporto che l'opera ha con lo spazio che la ospita.
“Cielo sereno” è un fuori serie, non rispetta lo schema delle opere di “Atlante delle nuvole” ma ne porta all'estremo l'indagine di fondo. Il cielo sereno è la massima espressione della mancanza di riferimenti spaziali, non ha inizio, fine, alto e basso. La tecnica dell'anamorfismo permette di trattare lo spazio fisico a disposizione dell'artista come se non avesse limiti effettivi. Lo scherzo ottico inganna lo spettatore sulla reale posizione dell'opera facendola apparire in uno spazio indefinito, come fosse in un cielo sereno.
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