Nella mani il mondo
È un foglio in carta autoprodotta sulla quale ho giustapposto tante impronte di mani quante sono le lettere che compongono la frase “ Nelle mani il mondo” utilizzando l’alfabeto Malossi (sordociechi italiani).
Con dei segni circolari ho individuato i punti della mano che corrispondono alle lettere che mi occorrevano generando una mappatura minimale.
Il testo “Nelle mani il mondo” è un’esortazione a considerare il potenziale che scaturisce dal nostro fare e agire nel mondo, ma essendo “scritto” in un alfabeto adoprato da chi è privo sia della vista che dell’udito, risulta come apoteosi di una limitazione.
E’ un paradosso che punta a sottolineare la difficoltà di comunicazione “vera” oggi, in vite sempre più saturate da tastiere e touch screen.
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