Maschera di progetto.
Elborazione della grafica di dieci tavole utilizzate per la comunicazione di un progetto di ricerca urbana dal titolo "Smuovere le acque. Sui metodi partecipativo e gentrificatorio nell’approccio alla città contemporanea. Il caso delle zone di Centa e San Martino in Trento”. L’inversione dei pieni e dei vuoti della grafica e la stampa su acetato trasparente permettono di ottenere un modello applicabile. Ciò restituisce l’ambiguità tra la rappresentazione dello spazio e la realtà del paesaggio. Le immagini intercambiabili della città, i suoi vuoti, lasciano spazio alla topologia, intesa come forma di concepire la struttura dell’immaginario, del simbolico e del reale.
Il simbolico determina l’immaginario e il reale, e a sua volta, afferma Lacan, “l’immaginario e il reale stanno allo stesso livello”. La tensione è qui tra i ruoli comunicativo, generico e di controllo del progetto, e l’inevitabile informale dipendenza dal contesto a cui viene sovrapposto, sia questo un quartiere o un muro.
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