Virus mediatico
800 penne, 3200 cariche esaurite e un vecchio globo.
L'opera vuole rappresentare la fine di un informazione distorta, contaminata e finalizzata dai lobby e interessi di vario genere.
Paragonando un giornalista ( a parte qualcheduno) con un imbianchino che invece di dipingere le pareti ci butta sopra tazzine di caffè, frutta marcia e quant'altro. Probabilmente sarebbe riuscito a fare una bella opera d’arte moderna ma comunque non avrebbe fatto il lavoro per cui è stato chiamato.
E penso che nessuno li avrebbe pagato per tale “opera”.
Quest'opera non vuole essere un commento critico al vecchio modo di fare, ma piuttosto una speranza per il futuro, dove il profitto dei pochi a discapito dei tanti non è più preso in considerazione.
Dove ognuno di noi ha diritto alla propria verità e di conseguenza al rispetto per quella degli altri.
Infatti sempre più gente prende coscienza di un rinnovamento che va ben oltre i vecchi sistemi di credenza e dei dogmi finalizzati in gran parte a mantenere il potere di quelli che li professano.
Come a scritto Oscar Wilde; L’educazione è una bella cosa; tuttavia è bene ricordare, almeno una volta tanto, che nulla di ciò che veramente conta di conoscere può essere insegnato.
Penso che L'informazione di cui abbiamo più bisogno andrebbe ricercata al interno di noi stessi, senza affidarci troppo su vari guru o l’autorità del momento.
E visto che siamo nell'ambito artistico, penso che SEI proprio TU l'opera più grande della tua vita...
Aiutando a sgombrare una sacrestia ho trovato quasi mille vecchie penne pubblicitarie della telecom. Non volendo buttarle, le ho tenute per quasi due anni in laboratorio. Un giorno guardando un vecchio globo rotto e avendo sottomano un trapano ho cominciato a fare i buchi.
Impresa più impegnativa di quella che pensavo, ci sono volute quasi 800 penne, e poi una mezza giornata per svuotarle delle loro cariche esaurite.
Per il titolo non ho avuto dubbi poiché sulle penne ce la scritta “virus 4”.
“Tra sapere e credere scelgo il sapere. In quanto a credere sono disposto a credere tutto ciò che è incredibile... ”
L'opera vuole rappresentare la fine di un informazione distorta, contaminata e finalizzata dai lobby e interessi di vario genere.
Paragonando un giornalista ( a parte qualcheduno) con un imbianchino che invece di dipingere le pareti ci butta sopra tazzine di caffè, frutta marcia e quant'altro. Probabilmente sarebbe riuscito a fare una bella opera d’arte moderna ma comunque non avrebbe fatto il lavoro per cui è stato chiamato.
E penso che nessuno li avrebbe pagato per tale “opera”.
Quest'opera non vuole essere un commento critico al vecchio modo di fare, ma piuttosto una speranza per il futuro, dove il profitto dei pochi a discapito dei tanti non è più preso in considerazione.
Dove ognuno di noi ha diritto alla propria verità e di conseguenza al rispetto per quella degli altri.
Infatti sempre più gente prende coscienza di un rinnovamento che va ben oltre i vecchi sistemi di credenza e dei dogmi finalizzati in gran parte a mantenere il potere di quelli che li professano.
Come a scritto Oscar Wilde; L’educazione è una bella cosa; tuttavia è bene ricordare, almeno una volta tanto, che nulla di ciò che veramente conta di conoscere può essere insegnato.
Penso che L'informazione di cui abbiamo più bisogno andrebbe ricercata al interno di noi stessi, senza affidarci troppo su vari guru o l’autorità del momento.
E visto che siamo nell'ambito artistico, penso che SEI proprio TU l'opera più grande della tua vita...
Aiutando a sgombrare una sacrestia ho trovato quasi mille vecchie penne pubblicitarie della telecom. Non volendo buttarle, le ho tenute per quasi due anni in laboratorio. Un giorno guardando un vecchio globo rotto e avendo sottomano un trapano ho cominciato a fare i buchi.
Impresa più impegnativa di quella che pensavo, ci sono volute quasi 800 penne, e poi una mezza giornata per svuotarle delle loro cariche esaurite.
Per il titolo non ho avuto dubbi poiché sulle penne ce la scritta “virus 4”.
“Tra sapere e credere scelgo il sapere. In quanto a credere sono disposto a credere tutto ciò che è incredibile... ”
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