L’uomo come l'erba, i suoi giorni come fiori del campo, così fiorirà

Installazione, Libertà, Paesaggio, Video installazione, 192x108cm
“L’uomo come l’erba, i suoi giorni come fiori del campo, così fiorirà”

2014, 3 video hd, colore, tutto senza suono, durata 4,25min. Tripla videoproiezione sincronizzata; i tre video sono proiettati simultaneamente (in loop) distanti uno dall’altro e intervallati da altri lavori (di altri artisti). La comunicazione dei tre video e data dalla loro comune ricerca

Il primo video “L’uomo come l’erba, i suoi giorni come fiori del campo, così fiorirà” è una sequenza di 55 fotografie avendo come soggetto un comune paesaggio fotografato da un unico punto nell'arco di due anni (io sono immobile, la fotocamera fa movimenti da destra a sinistra e dall’alto verso il basso; avanti e indietro con la lente d’ingrandimento) e fa riferimento alla nostra staticità nel dubbio di vivere tra un tempo misurato e uno illimitato.
Il titolo è parte di una metafora che dal neolitico si prolunga fino ai nostri giorni attraverso il Vecchio e il Nuovo Testamento.

Il secondo video ritaglia un pezzo di natura/alberi sotto vento privando l’immagine del suono. La veduta inquadrata è la stessa usata nel “L’uomo come l’erba, i suoi giorni come fiori del campo, così fiorirà”, con la stessa posizione della videocamera rispetto al soggetto.

Il terzo video, “E il suo posto non si riconoscerà più”, è una presentazione di fotografie fatte in posti diversi dell'Italia, Bosnia-Herzegovina, Serbia e Romania nell’arco di due anni avendo come soggetto paesaggi comuni e il viso di mio figlio ricorrente. Gli scatti dei paesaggi non descrivono il panorama e non cercano la diversità territoriale nel quale sono stati fatti. Il titolo è un altra parte del testo (salmo 102 di Davide) nel quale si ritrova anche la metafora usata nel primo video.

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