Il lento agire dell’invisibile, attraverso l’ apparente realtà.
Il ripetersi di vita e morte in un ciclo/riciclo continuo dove tutto muta e si trasforma senza una apparente regia, la fine non è che l’inizio di qualcosa d’altro. L’agire nell’atto artistico è solo un pretesto ovviamente, la mia ricerca si compie se da essa nasce una riflessione psicoanalitica. Tali processi nascono e crescono nel mio spazio creativo, qui vivo fin da bambino e la stessa finestra da sempre come ispirazione, dove il mio sguardo scruta “ il fuori “ e riscontra ed evidenzia diversità, nascono energie, pensieri e sogni in una sorta di stargate mentale, il qui e l’altrove sono la stessa cosa. Una apertura sul mondo visibile e non e con l’utilizzo di pochi elementi di base: materia, luce ed energia. Ricreare ciò che normalmente esiste ma non consideriamo, perché microscopico e quindi riteniamo senza forma, l’incomprensibile ci fa passare oltre, le immagini le viviamo come estetica del presente e solo se queste sono la nostra consuetudine che normalmente è il gusto o moda del momento.
In queste opere L’uomo esiste, ma solo nella sua nudità interiore e attraverso di essa si eleva escludendo la sua immagine esteriore troppo spesso violentata, umiliata e commercializzata.
Una domanda anche: ciò che oggi consideriamo progresso è potenzialmente un nostro limite? Una parziale risposta, noi saremo ciò che fummo stati prima ancora di nascere, prosecuzione di un codice genetico in una staffetta nel tempo, dove in questo caso è come fermo perché in fondo è frutto di una nostra presa di posizione, il presente non è indispensabile perché comunque parte di tutto ciò.
Dimensioni delle opere:
1) 150 cm. X 110 cm.
2) 150 cm. X 86 cm.
3) 150 cm. X 84 cm.
4) 100 cm. X 75 cm.
5) 100 cm. X 80 cm.
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Lino
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