Lo stato delle cose
Non si sa se Kiki sia cresciuta o se sia rimasta bambina, ma nonostante tutto, il suo mondo e la sua mutevole personalità sono presenti nelle sue produzioni. I suoi lavori sono onirici e semplicemente autobiografici. Una continua ricerca di sé che non mira a rappresentare le fattezze dell’artista, ma a suggerirne la sua natura, attraverso forme a volte angosciose, altre volte istintuali e infantili e altre ancora decise,mature e provocanti. Una sorta di inquieta, ma allo stesso tempo, serena contemplazione quotidiana. Una continua ricerca, uno studio del metodo, di un linguaggio e una logica necessità personale. Un bisogno costante di rappresentarsi e studiarsi in modo da poter percorrere gli stadi della formazione dell’io ; un viaggio ancora non concluso e che probabilmente non finirà mai.
LO STATO DELLE COSE parla del percorso evolutivo della psiche femminile, partendo dalla totale indifferenza dell'io fino al matrimonio sacro, ossia la realizzazione del sé. Lo stato delle cose che si evolvono, una crescita e un autoriflessione che permette di esplorare la natura e il mondo complesso femminile con tutti i suoi stadi che consentono ad una bambina di diventare nel suo percorso evolutivo, una donna. Prova dopo prova, cresce, si sviluppa, sfida se stessa ma riesce sempre a mantenere un a legame con la propria femminilità che acconsente di diventare donna.
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