CATENE METAFISICHE
“Libertà!” È il grido che irrompe sempre più dentro di me. Gli schemi che mi sono auto-imposta mi soffocano con armi così strategiche e subdole che mi accorgo della loro morsa solo quando il seme ha ormai piantato le sue radici. Sono corde che tirano con forza più o meno intensa a seconda del momento. La cosa peggiore è il fatto che, più cerco di liberarmene, più esse incrementano la loro presa, lacerandomi la pelle. A volte mi dico che, in fondo, è con loro che sono cresciuta; loro mi hanno plasmata e resa quella che sono, difetti compresi. Che persona sarei senza? Così scelgo di conviverci, almeno finché non calerà di nuovo il buio e la lotta riprenderà inesorabile. È un circolo vizioso che non lascia tregua… sono stanca di lottare…
Guardo in alto e vedo la mia infanzia porgermi la mano, invitandomi a lasciar cadere tutto il peso che mi opprime e permettendomi di librare tanto in alto da assaporare con leggerezza la semplicità e lo stupore che solo un bambino riesce a vivere pienamente, lasciando che tutto ciò che lo circonda sia un mistero che valga la pena vivere.
Commenti 0
Inserisci commento