Senza titolo

Senza titolo

Il dipinto rappresenta un uomo (autoritratto) solo, circondato da uno sfondo nero, che emerge da una melma oscura quasi indistinta dallo sfondo nero. Questo riemergere in superficie è però straziante come se la melma putrida imbrattasse ancora la pelle dell'uomo, il quale si contorce e grida nel tentativo di divincolarsi da essa o da una qualunque altra forza che lo attanaglia.

Questo dipinto vuole comunicare la frustrazione e il dolore di un uomo che cerca con tutte le proprie forze di reagire al proprio disagio interiore, ma la sua è una battaglia persa perché è totalmente solo.

La scelta di non dare un titolo deriva dal fatto che non si può dare una “etichetta” a questo dolore, ma l’unico modo per definirla è mostrarla nella potenza della sua immagine e dalle emozioni che ne scaturiscono nell'osservarla.

Il dipinto nasce dalla visione dall'opera Landscape 1_7_2 (2013), di Giacomo Costa.
Osservando quell'immagine ho subito avvertito una specie di legame emotivo, che successivamente ho espresso dipingendo il mio "senza titolo".
Mentre Costa esprime il disagio mediante l'esclusione dell'uomo e la predominanza della natura, io ho voluto esprimerlo ponendo l'uomo al centro della composizione, escludendo quasi totalmente la natura, evidenziandone così la solitudine e la desolazione.

Tecnicamente il torso della figura è definito nella sua contorsione e nella sua "carnalità", mentre le mani e il volto sono poco definiti e parzialmente incompleti, proprio per accrescere questo senso di disagio e di sofferenza.

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