NARCISO & FRIENDS
SITE SPECIFIC CON PUNTO DI FUGA
La fuga presuppone, prima o dopo, un riterritorializzarsi: ogni “muro” e nessun muro
diventano il supporto dove si proietta e plana la luce.
“ Momento spaziale “ multiplo, apparentemente giocato sulle due facce della membrana interna, ma realmente centrifugo nel suo accentrarsi.
Luce come “ pura comunicazione “; luce che pulsa, luce che trascolora e sconfina le trasparenti geometrie. Pattern luminoso che è anche bello da spento; acceso/spento non corrisponde ad una dualità o dicotomia, ma ad un ente elevato a potenza.
Il manufatto, il finito, lavori soglia: tra la vita e la morte.
Nelle sculture a led ho cercato di svolgere dei problemi o temi che mi ero trovato ad affrontare con altri media: lo scontornare la figura, lo sconfinamento dalla griglia, rendere il punto di vista mobile, il rapporto tra interno ed esterno, la metamorfosi del significante, lo sfondo, il reale o la rappresentazione del reale e la sua effettiva possibilità; inoltre problemi riconducibili alla percezione non unicamente retinica o riferita ad un singolo senso umano, né alla sua aritmetica somma, ma ad un coagulo, non giustapposizione di più elementi.
E’ facilmente ravvisabile l’ardito dialogo tra gli elementi di materia diversa: i fiammiferi materia primordiale, che in posizione aggettante si trovano dalla parte del fruitore e i led ad alta luminosità, materia assolutamente contemporanea, che si trovano, invece rivolti verso il muro.
I cavi elettrici sono stati agiti nelle tre dimensioni e sono parte attiva del significante di ogni singola opera.
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