Tokens - trittico

Tokens - trittico

Negli ultimi trent'anni, la crescita tecnologica ha portato a modifiche del modo in cui gli esseri umani comunicano tra loro, sia a livello fisiologico che sui livelli emozionali.
Il cyberspazio sta cambiando radicalmente le esistenze umane, perché - come scrisse Sherry Turkle - translating life expectations to life on the screen.
Nel mondo fisico le persone vivono in spazi pubblici e sono “obbligati a rispettare regole e confini, quindi sono abituati a controllare controllare le loro interazioni. Qui, sempre più persone frequentano i social network e chat-rooms online, perché Internet dà loro l'opportunità di esprimersi senza preoccuparsi troppo di mostrare l'ansia sociale o la timidezza, come in situazioni di vita reale.
Infatti, ci sono molte preoccupazioni per il futuro impatto di Internet sul comportamento umano, come alcune ricerche dimostrano soprattutto nel campo della sessualità sessualità. Il cyber-sesso è sempre più diffuso, non solo al fine di soddisfare un bisogno sessuale a basso rischio nell'era post-HIV, ma anche perché le interazioni visive online permettono alle persone di evitare incontri o relazioni fisiche face to face.
Molto del sesso hi-tech è stato progettato espressamente per soddisfare le esigenze narcisistiche di un voyeurismo reciproco e per soddisfare desideri onnipotenti di auto-invenzione o auto-ricostruzione.
L’opera multidisciplinare “Tokens” esplora le comunità polimorfiche virtuali delle chat-room erotiche, perchè alcune esperienze di cyber-sex potrebbero essere interpretate come un inconsapevole tentativo di generare nuove (e probabilmente teratologiche) forme di strutture sociali collettive. Infatti, molte delle esigenze narcisisticche degli utenti delle sex chat-rooms potrebbero essere legate alla tendenza diffusa di voyeurismo reciproco che è sociologicamente sostenuta e legittimata da format televisivi come il reality show.
Poi, molte sex-chat oriented stanno diventando'' back places " in cui gli umani non solo esprimono le proprie preferenze sessuali, ma anche le loro psicopatologie o più semplicemente le loro solitudini.
Ma, le infosfere di questi mondi online non possiedono le caratteristiche della vita reale, come toccare, odorare, gustare, così il cyberspazio, come ha sostenuto Gibson, sta producendo una "allucinazione consensuale" globale, in cui sia la presenza quanto l’assenza sono diluite.
Così, la vita umana è sempre più immersa nella virtualità tecnologica, riducendo la percezione umana ad una sorta di "inerzia polare", perché le persone non hanno bisogno di sposatrsi, perché il mondo arriva a loro e allo stesso tempo sono ovunque e da nessuna parte.
E, mentre corpi umani - ma anche i sentimenti umani e psicopatologie - diventano merci di realismo effettivo capitalista, le doti principali dell'esistenza umana - la sensibilità, l'empatia, l'immaginazione - vengono progressivamente distrutte.
L’opera multidisciplinare “Tokens” si propone di studiare gli effetti dell'era digitale sulla mente individuale e collettiva, attraverso una domanda evolutiva centrale: che cosa può essere fatto per resistere alle letale bio-mutazione globale?
(Simona Chiapparo)

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Commenti 2

massimopastore
10 anni fa
massimopastore Artista
Ma l'arte è fatta di ragionamenti!
simone noseda
10 anni fa
simone noseda Artista
Il ragionamento è molto interessante

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