C'era
Recensioni
L’idea della conservazione della memoria richiama inevitabilmente quella della collezione e della classificazione, compiuta dall’artista attraverso un’operazione di recupero di foto e materiali d’archivio che ritornano a vivere in una nuova dimensione spazio-temporale.
I temi della persistenza, della metamorfosi e della reminiscenza, elementi costanti nella poetica dell’artista, assumono in “C’era” i toni del gioco di parole, rievocando gli strati di paraffina sovrapposti su antiche fotografie, racchiuse entro telai e custodite in un piccolo archivio-alveare.
(Valentina Filice, PINETUM 00. CONTEMPO LONTANO in <<Arskey>> 22.09.2013)
Una vecchia arnia trasformata in archivio di immagini lavorate con la cera, come se fossero tante celle di memoria delle presenze che hanno frequentato la casa; ma, allo stesso tempo, proprio quegli sguardi sembrano diventare rifugio dell’anima.
(Lara Caccia, Per ridare vita al Genius Loci, attraverso I vissuti dell’arte in Lara Caccia, Pinetum 00. Contempo Lontano, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, 2013.)
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