FERIA
Si tratta di un'opera la cui dimensione è funzionale ad uno scopo. Quello di rappresentare in modo didascalico il complesso di irruenti sensazioni da me provate ad Arles e nel territorio circostante, durante l'annuale "Feria". Sono sensazioni derivanti, da una parte dalla registrazione della animazione urbana e dall'altra dalla particolare morfologia urbana di Arles e del territorio circostante (ad es. St.Gilles) con le affioranti memorie della Provenza romana.
La "Feria" di Arles è anche tauromachia che infatti ha un posto rilevante nella composizione.
Ma c'è anche un gioco di gialli e rossi in memoria di Van Gogh.
Commenti 7
Inserisci commento