Preghiera dell'aviatore - Fp 2014 www.federicoparrapoiesis.com
Auguri Fratello Volatore
Che quel giorno ci sia il Sole!
E che tutti lo possano sapere...
Che ritornino veloci le rondini anche se
non è stagione di tornare.
Che tutti gli uccelli del cielo si mettano in volo,
Per venirti a salutare,
volteggiando alti e leggeri nel blu del cielo.
Si! Che quel giorno ci sia il sole!
E che senta qualcosa anche il Mare.
Che cominci a cambiare, a battere contro gli scogli
e a urlare forte nel suo bianco, costante schiumare.
Che tutte le sirene nelle profondità degli abissi,
si facciano colorate e belle.
Che vengano per te, bagnate di acqua e di sale, a cantare.
Che la notte di quel giorno per te sia speciale e
che sia ricoperta da milioni di stelle.
Che tutti i cani cerchino di mordersi la coda!
Girando vorticosamente, come impazziti, su se stessi.
Che tutti i pesci volanti inizino a schizzare fuori dal mare!
Come spruzzi improvvisi e schiaffi forti sulle onde, e
sulla chiglia della barca di un incredulo pescatore.
Ti auguro caro fratello volatore,
di poter sempre tornare,
e per ogni giorno della tua vita,
di poterti ancora,
nuovamente innamorare.
Spero inoltre e sono convinto che mi comprenderai.
Che il vento non si dimentichi mai
di entrare dalle finestre che lascerai aperte.
Non ti augurerò mai e poi mai,
che tutto sia piatto e sereno,
noioso, spossante, inutile o quotidiano.
Oppure solo bellissimo, romantico ed appassionato.
Anche se molto buoni,
come sai non si può vivere
di sole caramelle, panna e dolciumi.
Così ti invito al viaggio e
a seguirne le fredde correnti ascensionali...
Così ti auguro mille speranze e mille sconfitte.
Tante battaglie e tante vittorie,
e paesi da scoprire, gente da incontrare,
e tesori nascosti infondo al mare.
Isole meravigliose per riposarti e
isole sperdute da trovare seguendo solo
poche mappe di stelle, di profumo o di odore.
E poi una collana di perle tutta da rinfilare.
Ti auguro le grandi navi fantasma che si scontrano nella burrasca,
e di proteggerti dagli ammaraggi dei pirati più spietati,
quando sarai, e se ti troverai in alto mare.
Ti auguro picchiate fulminee di aquile reali,
In procinto selvaggio di inseguire le prede
e di cacciare.
La forza liquida e la velocità potente.
L'agilità grigio celeste dei delfini,
quando dovrai rimetterti a navigare.
Ciò nonostante ti auguro sempre di tornare.
Di prenderla per mano e di ricominciare a volare,
Che Il colore dei suoi occhi ti sembri sempre più chiaro,
e che ogni giorno del precedente ti sembri migliore.
Ti auguro che ci siano tempeste e uragani da affrontare,
fiumi in piena e cascate, pendii, vette e poi vallate.
Che tu prenda per mano la tua compagna
E seguendo tutti i sentieri battuti e quelli sconosciuti,
Oltrepassi ogni deserto o ogni impervia montagna.
Certo ti auguro anche mari calmi
e soleggiate primavere profumate.
Quindi anche cieli tersi e notti stellate,
poi tante sorprese e alcuni sogni galleggianti.
Ti auguro quei sogni galleggianti che ben sai!
Quelli cullati da piccolissime onde,
formate da goccioline azzurre e turchesi.
Che provengono dal ventre profondo del mare.
Ti auguro poi la pioggia leggera nei pomeriggi d'estate.
Ma la mia più grande speranza e
Sono sicuro che mi capirai per questo,
la affido alle carezze e alle folate improvvise del vento.
Che sbatta forte tutte le porte!
E che non si scordi mai di entrare dalle finestre
che lascerai aperte.
Spero di vedere ancora un giorno le rondini tornare,
E spero che a quel tempo avrò imparato qualcosa in più
su tutte le cose, che gli uccelli in volo hanno da dire.
Spero quanto meno di capire, se mi parleranno
di qualche bolla d'aria o di una strana nuvola,
e di qualche nuovo colore,
di qualcosa che ti segue nel cielo e
che batte all'unisono del tuo cuore.
Che se n'è venuto fuori come una scia bianca,
da un piccolo aereo acrobatico.
Da uno strappo di vento
o da una virata improvvisa del tuo amore.
Che se n'è uscito come un vapore
da un tappeto di nubi in un sogno,
dove senza bisogno di orpelli terrestri,
potevi liberamente volare.
Così diranno gli uccelli in quel giorno futuro!
Se vorranno ancora tornare a trovarci e
se io avrò imparato ad ascoltarli parlare
o almeno a capire qualcosa in più del loro volo.
Così caro fratello volatore...
Questo è il mio augurio per tutta la tua vita...
Che tu non smetta mai di imparare!
E che tu possa sempre,
a casa ritornare.
A Sandro Bigozzi
Con Gratitudine e Amicizia
Titolo originale - Preghiera dell'aviatore - Fp 2014
www.federicoparrapoiesis.com
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