Origini

Origini

Installazione, Morte, Politico/Sociale, Simbolo / Lettera, Materiali vari, 500x200x200cm
Origini - Insallazione
6 Agosto 2013
palazzo Cutore Aci Bonaccorsi Catania


L'installazione tratta il tema purtroppo attualissimo dell'immigrazione dei profughi africani verso le coste della Sicilia.
La mia Opera e' un modo per far riflettere su questo enorme dramma umano che si ripete ogni anno nei primi periodi della bella stagione fino a Settembre e con centinaia di morti in mare.

Il testo da me scritto e inserito all'interno dell'Installazione vuole rimarcare il dramma umano di diversi popoli in fuga dal continente africano e da altri paesi del bacino del mediterraneo e che molto spesso trovano la morte durante questo lungo viaggio in mare, ammassati in barconi, cercando di raggiungere la liberta' , nel tentativo disperato della sopravvivenza.

Lungo il percorso dell'installazione sono inseriti degli specchi che riflettono i volti degli spettatori accanto alla foto di un profugo,
e' una metafora sulla " non diversita' " , lo specchio come simbolo di uguaglianza, e di fratellanza.

L'installazione e' composta da elementi naturali: tela di Juta, tessuto naturale e resistente che rappresnta la poverta' ma sopratutto la tenacia di questi profughi che sfidano la sorte,
le pietre e i rami secchi recuperati in riva al mare dopo le mareggiate rappresentano l'inerzia e l'impotenza di fronte al dramma che si consuma in mare,
la corteccia e' la metafora della scelta, dell'abbandono e della fuga, del distacco dalla propria terra d'origine da parte di uomini donne e bambini.
I baccelli di un albero con i semi all'interno rappresentano gli immigrati all'interno dei barconi, (alcuni dispersi tra le onde del mare) La Sicilia e L'Africa sono raffigurate con diverse pietre che ho raccolto in alcune spiagge della Sicilia.

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Commenti 1

Stefano Gambino
10 anni fa
Stefano Gambino Designer, Installation artist, Pittore
ORIGINI

Come la corteccia di un albero mi distacco

abbandono la mia terra d’origine

e mi lascio trasportare dalle onde di un mare infinito

siamo tanti , colmi di speranza, sfidiamo la sorte

ai confini del sud del mondo sono stretto ai miei fratelli

su questo barcone ai margini mi sporgo

e in questo blu profondo e luccicante mi specchio

il mio volto riflesso non e’ diverso dal tuo.



Stefano Gambino

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