Quest'opera, frastagliata, con i vitigni, qualche verso poetico (mio) scritto su qualche filamento di pellicole radiografiche e qualche infiorescenza ovale di mammografie, vuole essere una "madre" - complessa, fatta di artifizi, dell'immancabile verbo e dei tralci lignei - che assembla le diverse anime dei suoi figli. Madre di vento, antica come la storia dell'universo e moderna, di pellicole digitali e animata virtualmente da un video; più che una madre una matrice, anche un po' matrigna nella sua celestiale leggerezza.
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celeste,
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