Il Tratto è Dato
Il Tratto, è Dato, come segno irripetibile e unico, nasce dal gesto umano e ciò porta in primo piano la mano che Kant ha definito "il cervello esteriore dell'uomo". Il gesto non è la reazione nervosa a una azione di stimolo, ma la risposta del corpo a un mondo che lo impegna. In ogni gesto c'è la mia relazione col mondo, il mio modo di vederlo, di sentirlo, la mia eredità e la mia educazione, il mio ambiente, la mia costituzione psicologica. Nella violenza del gesto o nella sua delicatezza, nella sua tonalità decisa o incerta c'è tutta la mia biografia, la qualità del mio rapporto col mondo, il mio modo di offrirmi.
Ogni tratto creato dall'azione gestuale riportato su un supporto è indelebile, come lo sono i tratti del lineamento che rendono un volto inconfondibile o lo stesso tratto caratteriale di un individuo, cioè il modo di comportarsi nei rapporti con gli altri, un tratto è irripetibile per questo è cosi vitale. Ogni gesto compiuto è morto perchè non agisce che nel momento in cui viene espresso e una volta espresso, il dado è tratto.
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