IL MIO TERZO STEREOGRAMMA !!! :))))) *** PROVATE A VEDERE COSA HO NASCOSTO *** !!!
Come si sa, l'essere umano ha una visione bioculare, ovvero guarda gli oggetti che lo circondano da due diverse angolazioni.
Il compito del cervello è quello di fondere le immagini provenienti dai due nervi ottici in una unica e tridimensionale; ovvero la visione bioculare ci permette di ottenere la tridimensionalità del mondo stesso.
Gli stereogrammi altro non sono che una realtà "virtuale". Ma mentre nella realtà virtuale vengono impiegati due display computerizzati (uno per occhio), e ciò per imitare la visione bioculare dell'uomo, con gli stereogrammi viene utilizzata un'immagine per ciascun occhio , ingannando così il cervello e facendogli credere che sta vedendo una scena tridimensionale singola.
Per vedere l'immagine contenuta nello stereogramma bisogna imparare a "sfocare" la vista, cioè non bisogna guardare la superficie del disegno, ma occorre spingere lo sguardo in avanti, come se l'immagine non esistesse, come soprappensiero.
Per riuscire a sfocare nel modo ottimale, si può provare avvicinandosi molto all'immagine e poi allontanandosi progressivamente senza cercare di mettere a fuoco il disegno.
Ai primi tentativi non è per niente facile e molte persone proprio non ci riescono, ma bisogna insistere…l'effetto, una volta riusciti nella tecnica, è sorprendente.
Non si può credere o pretendere di vedere uno stereogramma, o meglio l'immagine tridimensionale nascosta in uno stereogramma, in una condizione di tensione o di fretta o di distrazione; per vedere uno stereogramma infatti occorre "meditazione".
Anzi, quando ci si predispone ad osservare uno stereogramma, e ci si perde nell'immagine che si ha di fronte, avviene il massimo del rilassamento fisico e una grande soddisfazione psichica.
Insomma, quando si arriva ad esplorare l'immagine contenuta nello stereogramma, ci si rilassa profondamente e a tutti i livelli per alcuni minuti e ci si sente appagati…
• COME VEDERLI
Alcune persone imparano subito la tecnica, per altre invece risulta più difficile; occorre imparare ad ingannare, a "deviare" il cervello in modo appropriato. La visione stereoscopica contiene un trucco, indipendentemente dalla tecnica che si utilizza: quello di dare ad ogni occhio un'informazione leggermente diversa.
E questo perché i nostri occhi distano tra loro qualche centimetro e quindi vedono lo stesso oggetto con angolature diverse.
L'azione del cervello è quella di fondere le parti identiche dell'oggetto osservato, sovrapponendole.
Tale processo viene chiamato scientificamente "Stereopsi", cioè fusione di due immagini.
In questo modo il nostro cervello costruisce una visione tridimensionale dell'oggetto stesso, partendo dalle due visioni bidimensionali che gli occhi producono mentre osservano l'oggetto da differenti prospettive.
Dopo aver imparato la tecnica giusta, occorrono pochi istanti per poter visualizzare le immagini tridimensionali nascoste negli stereogrammi.
Improvvisamente l'immagine sfocata che ci appare inizialmente passa da due a tre dimensioni e dallo sfondo emergono e si modellano livelli di prospettiva diversi.
Il tutto ci appare ora perfettamente a fuoco…missione compiuta, il cervello è stato ingannato!
• LE DUE TECNICHE PRINCIPALI DI VISUALIZZAZIONE
•1. la tecnica in parallelo (richiede la messa in parallelo dell'occhio destro con quello sinistro, quindi è come se si guardasse qualcosa in lontananza): il punto di messa a fuoco deve essere oltre, ma non troppo, il piano contenente lo stereogramma.
Il metodo più semplice consiste nel poggiare la punta del naso sul monitor e allontanarsi lentamente mantenendo sfuocata l'immagine, a 20-30 cm. dovrebbe iniziare a vedersi l'immagine in 3D, in pratica come quando "vi incantate" perdendovi nel vuoto. Altro metodo è mettere a fuoco un oggetto a circa 1 - 2 metri di distanza, poi spostate gli occhi sullo stereogramma (senza metterlo a fuoco) muovendolo avanti e indietro lentamente in modo tale da trovare la posizione in cui dall'immagine sfuocata si riesce a scorgere l'immagine tridimensionale.
•2. la tecnica incrociata (richiede l'incrocio degli occhi): si interpone un dito o una penna tra l'immagine e gli occhi.
Mantenendo così gli occhi, si sposta l'attenzione (ma non la messa a fuoco) sulla immagine.
Poi si regola gradualmente la distanza tra dito e immagine. Al raggiungimento della posizione corretta apparirà l'immagine tridimensionale.
• UN CONSIGLIO
Se avete fretta o non potete rilassarvi (c'è il capo che vi spia?) lasciate perdere e rimandate ad un altro momento, di proposito non abbiamo messo le immagini che appaiono per non farvi "sforzare" nel cercare l'immagine, questa non è nascosta, ma apparirà, quando la vedrete, come in sovraimpressione, e allora potete muovervi a destra e sinistra per gustare appieno la sensazione del tridimensionale. Io personalmente ho impiegato un solo minuto per vedere la prima immagine, e vi assicuro che sono davvero incredibili. Se non ci riuscite dopo qualche minuto, meglio sospendere e riprovare in un altro momento. Non sforzate la vista inutilmente, quando ci riuscirete in un attimo potete vedere tutte le immagini.
BUON DIVERTIMENTO
Commenti 3
Brava cara Tanya!
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