Penso a "Le ninfee" e a Monet, in una trasposizione in parte espressionista in parte rigorosamente razionale, dove quelle ninfee diventano talvolta invadenti presente,tra l'altra un insopprimibile bisogno di cui non sappiamo farne almeno e che agitano con il loro non essere carne, le impenetrabili e quasi ghiacciate acque del tempo che ci appartiene
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