The Unlimited Family.pict
Dall’invenzione della fotografia, il ritratto di famiglia è uno dei soggetti più comuni e nella sua breve storia, il mezzo fotografico ha visto ampliare la sua fruibilità e modificare linguaggio più volte, liberandosi, sempre più, dalla costrizione di rappresentare il reale. Un’evoluzione simile è avvenuta in tempo altrettanto rapido nel nucleo familiare sempre meno costretto in rigide regole, iscritto e limitato, ma mutevole e fluido. Con la mia ricerca, apparentemente ironica, voglio provocare nello spettatore uno stupore legato allo scollamento temporale e suggerire due riflessioni: che gli avi delle persone ritratte, cui i miei soggetti ora somigliano tanto, difficilmente avrebbero immaginato nuclei familiari simili e che con l’utilizzo del digitale, quindi da almeno 15 anni a questa parte, diventa sempre più difficile, osservando una fotografia, determinarne l’epoca esatta di realizzazione. Il nucleo familiare è indefinibile oggi forse proprio come le fotografie che lo rappresentano: ritoccate, seppiate, colorate, tagliate, già in fase di scatto. Questa selezione fa parte di una ricerca più ampia che partendo da Roma si estenderà ad altre realtà, anche oltre i confini nazionali. Le immagini hanno ognuna un diverso formato, talvolta molto piccolo, come “l’originale” cui si ispirano e sono tutte presentate in cornice bianca del formato 30x30x5 cm.
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