un giorno dopo l'altro

un giorno dopo l'altro

Un giorno dopo l’altro
la vita se va
e la speranza ormai è un’abitudine. Luigi Tenco

Questo progetto analizza come le problematiche della fabbrica Lucchini di Piombino incidono sulle vite personali e familiari degli operai.

Negli anni ’60 intorno alla fabbrica Lucchini venne costruito un quartiere degli operai “Il Cotone” ricco di infrastrutture del dopo lavoro che garantivano e tutelavano gli spazi di vita comunitaria.
Si tratta di piccole abitazioni poste proprio frontalmente alla fabbrica in cui oggi vivono gli immigrati sfruttati nei lavori delle cooperative di appalto, le nuove generazioni degli operai, al momento in cassa integrazione o con contratti di solidarietà, che hanno tentato di acquistarla o l’hanno ereditata dalle famiglie e gli ex operai ormai in pensione che spesso sostengono l’intera famiglia dei figli.

Questo progetto prende il nome da una canzone di Tenco per sottolineare un tempo che scorre lasciando le giornate uguali a se stesse. Gli uomini e le donne iniziano ad abituarsi al loro stesso disagio e le loro vite si ancorano ai ricordi di un passato dove la classe operaia aveva forza e dignità. Oggi qui vivono persone e famiglie private della loro identità e della possibilità di ricostruirsi una nuova storia.

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