Floating (a)way
FLOATING (A)WAY
Un’altalena che stravolge lo spazio. La città è tutt’intorno, asimmetrica. Come in una rete perdersi dentro, come da una trappola voler scappare via. Floating (a)way è il momento e il modo attraverso cui lo spettatore decide di vivere la città solo con i propri occhi. Abbandonata la città della memoria e dei segni, vive un tempo personale di ricongiunzione con lo spazio, attraverso il gesto materiale e simbolico dell’oscillazione. La visione delle cose che ne verrà fuori sarà distor- ta, disorientando l’osservatore attraverso spazi stravolti. Quest’attimo di contemplazione lo condurrà a decifrare segni e ritrovare un contatto con le cose, soprattutto quelle più distanti, che si mostrano comprensibili nella loro ritrovata natura. Quasi afferrabili, tangibili.
Un’altalena che stravolge lo spazio. La città è tutt’intorno, asimmetrica. Come in una rete perdersi dentro, come da una trappola voler scappare via. Floating (a)way è il momento e il modo attraverso cui lo spettatore decide di vivere la città solo con i propri occhi. Abbandonata la città della memoria e dei segni, vive un tempo personale di ricongiunzione con lo spazio, attraverso il gesto materiale e simbolico dell’oscillazione. La visione delle cose che ne verrà fuori sarà distor- ta, disorientando l’osservatore attraverso spazi stravolti. Quest’attimo di contemplazione lo condurrà a decifrare segni e ritrovare un contatto con le cose, soprattutto quelle più distanti, che si mostrano comprensibili nella loro ritrovata natura. Quasi afferrabili, tangibili.
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