BIODIVERSITÀ A RISCHIO - LA PERA TRENT'ONCE
BIODIVERSITÀ A RISCHIO – LA PERA TRENT'ONCE (originaria della Guaiana francese-Catillac)
La mia passione per il recupero delle piante da frutto di varietà antica è iniziata una decina di anni fa, dopo aver scoperto la pera trent'once nell'orto di mio padre. Incuriosito da questa varietà, sia dal suo nome che dalle dimensioni enormi del frutto, ho iniziato una lunga ricerca in internet e interrogando mio padre e alcuni anziani del paese sono riuscito a trovare notizie molto interessanti: è una varietà di pera molto antica, originaria della Guaiana Francese, dove se ne attesta la presenza sin dal XXVII secolo. Conosciuta anche all'epoca dei Romani e veniva chiamata Volerne. Citata anche nel volume “Viaggio agronomico per la montagna reggiana...” del famoso agronomo reggiano Filippo Re lettera VIII pag.36 Cavola 21 agosto 1800). Il nome trent'once deriva dal fatto che il frutto enorme può raggiungere anche il peso di 1 Kg, infatti il peso di trenta once equivale al peso di circa un kg ed inoltre anche i vari sinonimi francesi con cui viene chiamata, porta a pensare che il frutto sia veramente spettacolare: forty ounce, belle pear, gran monarque e poire mostre. Questa pera era stata innestata dal mio bisnonno materno Lombardi Luigi all'incirca nell'anno 1927. Ora questa pianta rarissima sta per morire e rischia l'estinzione, ma sono riuscito a recuperarla con diversi innesti.
A questo proposito, essendo un insegnante di scuola media, nell'anno scolastico 2009-2010 ho coinvolto le mie classi in un progetto che prevedeva la catalogazione e il recupero di varietà antiche di mele e pere nel comune di Castelnovo Ne' Monti (RE), riuscendo anche a produrre un opuscolo dove sono state classificate una trentina di frutti con foto del frutto e dell'albero, schede tecniche, ricette tradizionali, fasi esecutive degli innesti più importanti con immagini e foto del giardino interno alla scuola dove è stato realizzato dagli alunni un "campo collezione" delle varietà antiche di frutta più significativa.
Ora la mia lotta sulla salvaguardia della biodiversità si è concentrata, da diversi anni, sulla realizzazione di opere di pittura con la tecnica dell'affresco e ultimamente con fotografie che immortalano “la biodiversità” mediante una lunga ricerca che mi ha portato alla realizzazione di un progetto “I colori della biodiversità”. Tutto questo per sensibilizzare l'opinione pubblica sul grave problema attuale: "La progressiva perdita della Biodiversità". La causa principale di tale perdita è, secondo autorevoli studi, da attribuire all'influenza dell'uomo sull'ecosistema a livello globale. Ogni giorno nel mondo assistiamo all'estinzione di una settantina di specie tra animali e vegetali. Tale grave situazione in alcuni casi può provocare il venir meno della possibilità di migliorare la nostra salute e di vivere meglio; infatti la conservazione della biodiversità può risultare determinante per la cura di malattie ora incurabili. Il risultato delle opere fotografiche presentate nel progetto “I colori della biodiversità” deriva da una lunga ricerca sulle proiezioni di fasci di luce colorata. Le opere, ottenute da una fotocamera digitale, sono prive di qualsiasi ritocco e/o manipolazioni e rappresentano le ombre di piante ornamentali. Pertanto gli effetti visivi ottenuti sono esclusivamente realizzati da una attenta e meticolosa preparazione della scena (fotografia concettuale).
Gianpaolo Marchesi
Descrizione dell'immagini:
foto 1: copertina dell'opuscolo realizzato a scuola.
Foto 2: scheda tecnica del frutto trent'once presente nell'opuscolo
foto 3: immagine del frutto e dell'albero trent'once presente nell'opuscolo
foto 4: il pero trent'once oggi
foto 5: particolare dell'innesto del pero trent'once eseguito nel 1927 dal mio bisnonno
foto 6: nuovo innesto del pero trent'once che ho eseguito nel 2012.
foto 7: la pera trent'once cotta nel vino rosso, una vera prelibatezza (un ringraziamento a mia moglie che ritengo artista della cucina).
foto 8: fotografia digitale del progetto “I colori della biodiversità” STAMPA SU TELA 130X100X3
foto 9: fotografia digitale del progetto “I colori della biodiversità”STAMPA SU TELA 130X100X3
http://www.premioceleste.it/opera/ido:245016/
https://www.facebook.com/gianpaolomarchesi54/media_set?set=a.368252513347644.1073741839.100004886946573&type=3
La mia passione per il recupero delle piante da frutto di varietà antica è iniziata una decina di anni fa, dopo aver scoperto la pera trent'once nell'orto di mio padre. Incuriosito da questa varietà, sia dal suo nome che dalle dimensioni enormi del frutto, ho iniziato una lunga ricerca in internet e interrogando mio padre e alcuni anziani del paese sono riuscito a trovare notizie molto interessanti: è una varietà di pera molto antica, originaria della Guaiana Francese, dove se ne attesta la presenza sin dal XXVII secolo. Conosciuta anche all'epoca dei Romani e veniva chiamata Volerne. Citata anche nel volume “Viaggio agronomico per la montagna reggiana...” del famoso agronomo reggiano Filippo Re lettera VIII pag.36 Cavola 21 agosto 1800). Il nome trent'once deriva dal fatto che il frutto enorme può raggiungere anche il peso di 1 Kg, infatti il peso di trenta once equivale al peso di circa un kg ed inoltre anche i vari sinonimi francesi con cui viene chiamata, porta a pensare che il frutto sia veramente spettacolare: forty ounce, belle pear, gran monarque e poire mostre. Questa pera era stata innestata dal mio bisnonno materno Lombardi Luigi all'incirca nell'anno 1927. Ora questa pianta rarissima sta per morire e rischia l'estinzione, ma sono riuscito a recuperarla con diversi innesti.
A questo proposito, essendo un insegnante di scuola media, nell'anno scolastico 2009-2010 ho coinvolto le mie classi in un progetto che prevedeva la catalogazione e il recupero di varietà antiche di mele e pere nel comune di Castelnovo Ne' Monti (RE), riuscendo anche a produrre un opuscolo dove sono state classificate una trentina di frutti con foto del frutto e dell'albero, schede tecniche, ricette tradizionali, fasi esecutive degli innesti più importanti con immagini e foto del giardino interno alla scuola dove è stato realizzato dagli alunni un "campo collezione" delle varietà antiche di frutta più significativa.
Ora la mia lotta sulla salvaguardia della biodiversità si è concentrata, da diversi anni, sulla realizzazione di opere di pittura con la tecnica dell'affresco e ultimamente con fotografie che immortalano “la biodiversità” mediante una lunga ricerca che mi ha portato alla realizzazione di un progetto “I colori della biodiversità”. Tutto questo per sensibilizzare l'opinione pubblica sul grave problema attuale: "La progressiva perdita della Biodiversità". La causa principale di tale perdita è, secondo autorevoli studi, da attribuire all'influenza dell'uomo sull'ecosistema a livello globale. Ogni giorno nel mondo assistiamo all'estinzione di una settantina di specie tra animali e vegetali. Tale grave situazione in alcuni casi può provocare il venir meno della possibilità di migliorare la nostra salute e di vivere meglio; infatti la conservazione della biodiversità può risultare determinante per la cura di malattie ora incurabili. Il risultato delle opere fotografiche presentate nel progetto “I colori della biodiversità” deriva da una lunga ricerca sulle proiezioni di fasci di luce colorata. Le opere, ottenute da una fotocamera digitale, sono prive di qualsiasi ritocco e/o manipolazioni e rappresentano le ombre di piante ornamentali. Pertanto gli effetti visivi ottenuti sono esclusivamente realizzati da una attenta e meticolosa preparazione della scena (fotografia concettuale).
Gianpaolo Marchesi
Descrizione dell'immagini:
foto 1: copertina dell'opuscolo realizzato a scuola.
Foto 2: scheda tecnica del frutto trent'once presente nell'opuscolo
foto 3: immagine del frutto e dell'albero trent'once presente nell'opuscolo
foto 4: il pero trent'once oggi
foto 5: particolare dell'innesto del pero trent'once eseguito nel 1927 dal mio bisnonno
foto 6: nuovo innesto del pero trent'once che ho eseguito nel 2012.
foto 7: la pera trent'once cotta nel vino rosso, una vera prelibatezza (un ringraziamento a mia moglie che ritengo artista della cucina).
foto 8: fotografia digitale del progetto “I colori della biodiversità” STAMPA SU TELA 130X100X3
foto 9: fotografia digitale del progetto “I colori della biodiversità”STAMPA SU TELA 130X100X3
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