Traversata del Gobi
In una vecchia intervista Alejandro Jodorowsky diceva a proposito dei racconti di Castaneda: se è un inganno è inganno sacro. Una tra le varie implicazioni di questa intuizione è quella per cui un’esperienza non deve per forza essere accaduta così come viene raccontata per essere ritenuta vera. Un racconto che non sia poetico è solo una cronaca che tralascia tutti gli aspetti incomunicabili e perciò più profondi ed essenziali. Si può dire che l’inganno sacro sia una veste simbolica applicata al racconto di un’esperienza, a patto che si dia alla parola simbolo lo stesso peso che si dà alla parola inganno. I simboli possono non essere neanche considerati. Un inganno invece irrompe con una violenza inaudita. L’inganno sacro è il vero protagonista di "Traversata del Gobi" che trae spunto da un passo del libro "Incontri con uomini straordinari" di G.I. Gurdjieff, nella cui maschera l’impossibile, il reale e l’irrealistico si incontrano fino a coincidere, aprendo la strada all’intuizione di nuove, profonde verità.
Commenti 2
incontro e la tua citazione mi fa molto piacere. Vittorio
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